Ricordo d’inverno.

Il primo post dell’anno.

3 Cime

Curioso che la spinta a scrivere provenga da un accadimento triste, di cui però sono venuta a conoscenza solo oggi, a distanza di un anno e mezzo.

Stamattina qualcuno ha nominato un luogo, e il nome del luogo mi ha fatto tornare in mente una persona: il primo uomo – credo – per cui si può dire io mi sia presa una signora cotta. L’ho cercato online, curiosa di scoprire se il tempo l’aveva cambiato… e ho scoperto che non c’è più. Se l’è portato via la montagna, quella stessa montagna a cui l’ho sempre associato.

Di lui ricordo il sorriso ampio, gli occhi luccicanti, la pelle bruciata dal sole e quel “Sandrina” detto con una tale tenerezza da rincretinirmi subito. Avrò avuto tredici anni, lui era il mio maestro di snowboard. E ovviamente tra noi non c’è mai stato niente.

Curioso come certe persone ti restino dentro. A volte basta un sorriso, non serve molto di più. Dopo anni magari ti scopri a pensare a quel sorriso ed ecco che dentro ti si risveglia un mondo intero: frammenti di immagini, profumi, smorfie, fotogrammi.

Quanto di noi lasciamo a chi ci incontra?

Mi ha rattristata moltissimo scoprire che A. non c’è più. Non sapeva e non saprà mai purtroppo che c’era chi fuggevolmente lo pensava, con tenerezza, guardando le Tre Cime di Lavaredo o percorrendo l’ultima pista di sera, con la luce rosa dietro ai monti e l’aria fredda sul viso.

So poco o nulla della vita di quest’uomo, eppure credo che il suo ricordo lo custodirò sempre come il regalo di qualcuno che è stato gentile con me. E anche se questo pensiero non consola, io credo che sia una cosa bellissima.

Se solo sapessimo che a volte basta così poco per entrare nel cuore delle persone…

22 thoughts on “Ricordo d’inverno.

    • Già. Mi viene in mente una frase di Banana Yoshimoto: “La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.”
      Un sorriso può essere una di queste cose.

      Liked by 1 person

    • Sai che cosa mi dispiace? Che viviamo senza sapere, a volte, se abbiamo toccato il cuore di qualcuno. O forse è meglio così… non lo so.

      Like

      • Dispiace molto anche a me e per questo, pur nel mio piccolo, cerco sempre di far sapere alle persone che sono loro grata e che c’è dell’affetto, mi sembra qualcosa di talmente importante!

        Like

  1. quando ho visto il disegno l’ho associato subito a immagini familiari: le tre cime di Lavaredo. Ricordi del passato ma sempre belli.
    Lui non sapeva niente ma tu conservi dentro di te un bel ricordo.

    Like

  2. Quello che hai scritto è davvero bello. È vero, non ci pensiamo mai, eppure la nostra esistenza si incrocia con molte altre ed alcune… lasciano un segno indelebile. Anche a me capita di ripensare a persone che probabilmente non ricordano neppure di avermi incrociato. Ed effettivamente sono tutte persone che sono state gentili con me proprio quando meno me lo aspettavo e più ne avevo bisogno.
    Mi hai fatto venire in mente una riflessione di Maya Angelou : “Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatti sentire.”
    Per questo è importante trattare tutti con gentilezza ed amore.

    Buona serata.

    Liked by 1 person

    • Ti ringrazio. Effettivamente è proprio quello a fare la differenza. Grazie di cuore per il tuo commento, che non so bene come né perché mi ha fatto tanto piacere e anche un po’ di malinconia :).

      Like

Leave a comment